Il piede ha 26 ossa, 29 articolazioni, 100 legamenti, 42 muscoli e un sistema nervoso e capillare ramificatissimo. E’ improbabile che il tutto possa essere gestito da una sola mente, da una sola chiave di lettura.
L. ALLEGRETTI
I piedi vengono definiti gli ammortizzatori del nostro corpo e sono un vero prodigio meccanico infatti ogni piede conta 26 ossa, 29 articolazioni, 42 muscoli e un gran numero di tendini, guaine tendinee, legamenti. La malattia diabetica è responsabile svariate e gravi complicanze che sono notoriamente causa di morbilità e mortalità; il piede diabetico è una delle complicanze più frequenti di questa patologia. Il piede diabetico ha una genesi multifattoriale correlata dalla sofferenza vascolare (microangiopatia e macroangiopatia: compromissioni vascolari/microcircolo) e nervosa (polineuropatia) ed è caratterizzato dalla coesistenza di lesioni diverse a carico dei tessuti molli e del tessuto osseo. Con il miglioramento delle cure e l’allungamento della vita media, la sopravvivenza dei diabetici è aumentata, e con essa la percentuale di ospedalizzazione di pazienti affetti da piede diabetico. L’evoluzione di questa complicanza verso una compromissione del lato colpito termina spesso con l’amputazione.
La letteratura scientifica e la medicina delle evidenze suppone:
Un approccio chirurgico e medico mirato, associato alla competenza del lavoro di equipe quindi anche della terapia iperbarica, da una giusta scelta delle medicazioni e da una terapia ortesica, nutrizionale e integrazionale (nutraceutici) può ridurre la sofferenza e le conseguenze talora disastrose di questa complicanza del diabete che per molti anni è stata misconosciuta o relegata ha importanza minore. Inoltre le moderne tecnologie biologiche, mirano a nuovi prodotti che potranno favorire se il controllo della malattia di base sia il controllo e la risoluzione delle lesioni a livello degli arti inferiori.